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FAMIGLIA Lavoratori domestici

COME APPROCCIARE IL PROPRIO FAMIGLIARE ALL’ASSISTENZA DOMESTICA

Quando un genitore diventa anziano o è affetto da una patologia invalidante, una delle maggiori difficoltà che spesso i familiari incontrano nel momento in cui decidono di assumere una badante è convincere il proprio caro ad accettare un aiuto, soprattutto da una persona che non conosce.

Per un anziano abituato da tutta la vita ad essere autonomo trovarsi in situazione di disagio, dipendenza e solitudine, è triste e deprimente, soprattutto quando si identifica in un corpo che non risponde più come prima e gli provoca dolore.

❗SCELTA BADANTI❗

Spesso gli anziani non vedono di buon occhio un aiuto esterno nella loro vita quotidiana perché sono impauriti dal fatto di dover cambiare la propria routine, oppure perché non vogliono ammettere di averne necessità solo per orgoglio.

Far prendere coscienza al proprio familiare che ha nuovi bisogni o che semplicemente non riesce a fare quello che ha sempre fatto, sia che si tratti dell’igiene personale, della pulizia della casa, della preparazione dei pasti o semplicemente dello stare da solo, è fonte di scontri e frustrazioni in famiglia.

Rinunciare però, è sconsigliatissimo perché il benessere dell’anziano e la sua sicurezza sono prioritari.

💟Alcuni suggerimenti possono essere d’aiuto per evitare atteggiamenti di netto rifiuto e opposizione da parte dell’anziano di fronte alla scelta di farsi aiutare da un’assistente familiare:

🙌PREPARARSI A PARLARE CON IL PROPRIO FAMIGLIARE🙌 Trovare l’assistente familiare giusto per il proprio genitore anziano richiede tempo. Prendersi un breve periodo per pensare alla soluzione migliore e a come proporla al proprio caro è importante perché permette di ottenere informazioni per rispondere in modo corretto alle domande e opposizioni che il genitore può sollevare.

💖INIZIARE L’ARGOMENTO IN UN LUOGO E IN UNA SITUAZIONE CALMA 💖

Iniziare la conversazione in un luogo tranquillo ma soprattutto con un clima disteso in modo che l’anziano si senta rassicurato senza percepire preoccupazioni o ansia. Evitare di utilizzare toni accesi o accusatori che possono creare inutili incomprensioni e fraintendimenti.

✔COINVOLGERLO NELLA DECISIONE

Una volta sollevato l’argomento badante, è importante offrire all’anziano un pochino di tempo per permettergli di assimilare l’idea e soprattutto se possibile permettergli di partecipare alla scelta senza doverla subire passivamente.

👩‍⚕️👨‍⚕️CHIEDERE L’AIUTO DEL MEDICO

Il medico di famiglia da sempre per l’anziano rappresenta una figura autorevole e di massima fiducia, in alcuni casi rivolgersi a lui e chiedere il suo aiuto per persuadere l’anziano ad accettare l’assistente familiare può essere importante.

❌NON METTERE IN EVIDENZA I BISOGNI E LE MANCANZE

L’anziano spesso si rende conto di non riuscire a svolgere determinate attività in autonomia, ma ammetterlo è tutta un’altra storia.

Accusarlo e focalizzarsi solo su ciò che non è più in grado di fare lo fa sentire inadeguato e colpevole. E’ importante ascoltare le sue paure e preoccupazioni per evidenziare che un aiuto in casa gli permetterebbe al contrario di ciò che crede di essere ancora attivo in totale sicurezza.

🤞RIMANERE POSITIVI E NON DEMORDERE

Introdurre in casa propria un assistente a domicilio è un argomento delicato, richiede rispetto e talvolta tempo e anche se spesso può sfociare in litigi e discussioni rimanere positivi e non spazientirsi è fondamentale.

Alcuni anziani considerano la figura della badante un inutile spreco di denaro o un’invasione della propria privacy, ecco perché rivolgersi ad un’agenzia specializzata non solo per trovare la badante giusta, ma anche per ottenere un valido sostegno nella fase di inserimento è importante.

Auror srl supporta le famiglie fin dal primo incontro cercando di individuare l’assistente familiare più indicata per quella determinata situazione e valutare le adeguate modalità di inserimento per dare modo all’anziano di abituarsi all’operatore.

In alcuni casi, è preferibile scegliere un inserimento graduale iniziando con poche ore al giorno in presenza della figlia/o per dimostrare all’anziano la fiducia nei confronti della badante e giorno dopo giorno aumentare le ore.

Se la scelta ricade su un’assistente convivente può essere utile invece presentare la badante come un aiuto temporaneo per permettere all’anziano di conoscerla e instaurare con lei un rapporto di fiducia. Ben presto l’assistente familiare diverrà un aiuto indispensabile!

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